Forum Costituzione

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Discutiamo insieme sui temi della Costituzione

Una risposta a “Forum Costituzione”

  1. L’articolo 67 della Costituzione.
    Ho letto su diversi quotidiani di questa mattina un’altra esternazione di Grillo, questa volta contro l’art. 67 della Costituzione italiana che testualmente afferma:”Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle ciò consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non essendo vincolati né verso il partito che li ha candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori, possono agire liberamente, senza rispondere a nessuno. Il problema sollevato da Grillo esiste, ma la sua proposta di vincolare gli eletti agli interessi del partito che li ha candidati appare, anche a diversi commentatori, peggiore del male. A tal proposito voglio sottolineare alcune considerazioni:a) l’assenza di vincoli di mandato è un dato di fatto presente in molte costituzioni di paesi democratici; b) questa mancanza di vincoli serve senz’altro a garantire la libertà di coscienza degli eletti che non dovrebbero mai adeguarsi a logiche di partito, ma sempre agire in coerenza con gli impegni presi con i propri elettori in campagna elettorale e, naturalmente, per il bene della nazione che sicuramente è superiore agli interessi di parte.

    Quindi il problema non può essere l’art. 67, ma la legge elettorale attuale, meglio conosciuta come “porcellum”, che di fatto priva i cittadini di votare i rappresentanti del proprio territorio. Infatti quasi ovunque abbiamo visto l’elezione automatica di una ristretta cerchia di “nominati” dai vertici dei partiti nostrani,spesso completamente estranei al territorio dove sono stati designati, eliminando di fatto il naturale e democratico rapporto dialettico tra l’elettore e il proprio candidato.

    Dovrebbe essere chiara, a questo punto, il motivo dell’esternazione del signor Grillo, che volendo assicurarsi la fedeltà dei suoi nuovi parlamentari, si iscrive anche lui nell’elenco dei detrattori della nostra Costituzione, per risolvere un problema di “fiducia”, che neppure i suoi gli devono, ma che certamente ogni parlamentare deve consolidare con i propri diretti elettori.

    Domenico Cammarano

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