Il NO al Referendum, per l’Attuazione della Democrazia

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A pochi giorni dal 4 dicembre, gli schieramenti favorevoli e contrari alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi, stanno intensificando la loro campagna   referendaria, utilizzando tutti i mass-media disponibili, per raggiungere l’attenzione degli elettori e indurli a votare secondo i propri interessi. Si alzano i toni e le reciproche accuse e , sorprendentemente, si assiste ad uno scontro  molto più intenso , rispetto alle tante campagne elettorali e referendarie degli ultimi anni.

Gli schieramenti pro e contro alla riforma sono compositi , soprattutto quello del No, che unisce la sinistra del PD , i Grillini e il variegato mondo del Centro-destra. Per il Si sono schierati i sostenitori del governo ovvero gran parte del PD e i centristi di Casini e di Alfano e di tanti gruppuscoli che da provenienze diverse sostengono, o meglio trattengono, una poltrona in Parlamento.

Da più parti si sta enfatizzando sull’esito del referendum, che apparirebbe, soprattutto per Renzi e i suoi sostenitori il principio di tutte le riforme e di tutte le soluzione dei problemi nazionali. Si paventano scenari apocalittici in caso di sconfitta delle riforme costituzionali, mentre i promotori del No accarezzano l’idea di possibili dimissioni dell’osteggiato governo e di un ritorno alle urne per eleggere un nuovo parlamento e nominare un nuovo governo. Gongolano soprattutto i Grillini, che nonostante qualche baruffa interna al movimento, dopo il caso Raggi a Roma e le firme false dei loro deputati in alcuni comuni italiani, pensano comunque di poter mettere le mani sul governo nazionale.

Questo è lo scenario politico, ma di fatto qual è la reale  valenza del referendum voluto da Renzi e compagni? Riflettendo con calma e senso critico, avulso da interessi di parte, quali sono le reali conseguenze sul piano politico, economico e sociale? O ancor meglio: queste riforme costituzionali come potranno migliorare la qualità della nostra politica nazionale? Insomma , per i più addormentati, la domanda è questa : quali sono i reali problemi degli Italiani e come potrà risolverli questa riforma costituzionale?

L’Italia, dai tempi dei governi di Berlusconi,  di Monti e infine di Renzi,  di cosa necessita? Da ogni dove e da tutti gli schieramenti politici, si sente dire che manca la crescita economica, c’è e c’era il deficit finanziario ( troppi debiti accumulati negli anni dagli enti locali fino ai poteri centrali),si ribadisce che  abbiamo speso, da decenni, di più rispetto alle nostre risorse e abbiamo anche speso male, favorendo solo gli sprechi, gli speculatori, i furbi e gli accattoni e soprattutto non abbiamo estirpato la piaga costituita  dagli evasori.

A fronte di questi problemi Renzi e il suo governo cosa hanno prodotto di  nuovo? E la riforma costituzionale come favorirà la soluzione dei nostri problemi decennali?

Il buon senso, quello derivante dalla saggezza , che esula dalle emozioni, dalle decisioni di “pancia” o di altri meno nobili organi umani, suggerirebbe , con senso critico che un nuovo Senato, non eletto più direttamente dal popolo, ridotto ad un terzo, con funzioni legislative limitate del solo 3% rispetto alla Camera, come ribadisce il messaggio postale, che in queste ore hanno ricevuto tutto gli elettori, non cambia di una virgola la situazione economica, la disoccupazione e i tanti altri problemi che affliggono l’Italia. Per il presunto risparmio di 500 milioni determinato dal mancato “rimborso” elargito a cotanti rappresentanti del popolo-pecorone, non dovrebbe, logicamente implicare una riforma costituzionale, ma semplicemente una legge ordinaria che da tempo avrebbe dovuto proporre il dimezzamento dei “rimborsi” a tutti i deputati nazionali e regionali, anzi il mancato rimborso per i tanti , per i troppi rappresentanti ( dei fatti propri), che non si presentano proprio né alla Camera, né al Senato , né ai Consigli regionali, ma solertemente percepiscono ogni rimborso e anche laute pensioni per tanto poco sforzo!!!

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Scomodare e modificare la Costituzione è solo un esercizio partitocratico utile a ridimensionare il già limitato controllo che gli elettori hanno sui partiti, per rafforzare le lobby costituite dalle tre o massimo quattro segreterie dei partiti italiani, che di fatto prendono le decisioni per tutta la nazione, con la complicità di leggi elettorali , il “Porcellum” prima, “l’Italicum” ora, votate e volute dalle stesse segreterie, che favoriscono i soliti “magnati” e papponi.

Ma ancor di più ,c’è da rimanere di “sasso” quando dal centro-destra si fa appello a votare per il No perché viene messa in pericolo la democrazia!!! Con questi paladini della democrazia c’è da spaventarsi davvero  e ridere di rabbia!

Per l’Attuazione della Democrazia autentica, con questi partiti e i loro adepti  c’è da fare solo l’indifferenziato per le discariche dei rifiuti urbani. La vera democrazia per la soluzione dei problemi reali della gente, dovrebbe favorire la regolamentazione  delle primarie, per l’individuazione dei candidati degli elettori e non quelli delle lobby dei partiti, alleati delle finanziarie internazionali neo-liberiste; si dovrebbero aumentare i rappresentati democraticamente eletti dal popolo, anche con i ballottaggi a tutti i livelli e sostenere gli enti locali più vicino alle popolazioni, piuttosto che ridimensionarli o eleminarli del tutto come per le circoscrizioni comunali e le province, secondo le riforme renziane.

In quanto agli sprechi, si dovrebbe aumentare la lotta alle evasioni fiscali, eliminare i privilegi , come gli stipendi e le pensioni d’oro, favorire la nascita di nuovi  politici onesti , ma anche preparati , diversamente da  certi nuovi soggetti che sostengono  che la sola presunta onestà possa eliminare il marciume che soffoca l’Italia. E infine, restituire al popolo sovrano a chiacchiere, gli strumenti e la “forma mentis” per controllare chi di fatto “temporaneamente” governa, perché il problema dei problemi è non chi governa, ma come controllare chi governa e pianifica il nostro futuro.

Da ciò si deduce che le riforme renziane non servono a nessuno,  o meglio solo ai politicanti. Per questi motivi è preferibile  lasciare in pace la nostra buona Costituzione votando con un semplice NO!

Per l’Attuazione della Neodemocrazia Sociale       Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.