Il referendum del 17 aprile…democraticamente va votato!

Domenica 17 aprile dalle 7.00 alle 23.00 tutti i cittadini maggiorenni potranno esprimere il loro parere votando sul  quesito referendario  relativo alle estrazioni di idrocarburi distanti 12 miglia  dalle coste. Il quesito voluto dai proponenti , dopo i primi 12 anni, vorrebbe impedire il rinnovo della concessione fino all’esaurimento delle risorse, che, invece, consente l’attuale normativa  dello Stato italiano.

Francamente sembrano valide le ragioni per il Si che essenzialmente vorrebbero preservare l’ambiente , soprattutto quello marino e costiero, fonte essenziale dell’economia legata al turismo in Italia. Ugualmente  ragionevoli sembrano anche le costatazioni del comitato del No, che evidenziano l’impercettibile impatto ambientale legato alle trivellazioni, citando la costa adriatica nei pressi di Ravenna e di Rimini, dove il presunto inquinamento non comporta danni tangibili all’ambiente e neppure  all’economia legata al turismo. Contemporaneamente si fa notare che le nostre risorse energetiche, dipendendo per circa il 90% dall’estero, provocano notevoli disavanzi all’economia nazionale, che  potrebbe trovare qualche beneficio sfruttando le nostre risorse naturali.

Valutando tutte le tesi opposte, emerge che il quesito referendario è posto male e rappresenta , come spesso capita in queste  situazioni, solo un banco di prova per le forze politiche che governano o che si trovano all’opposizione. Ma da questo , ad invitare a non votare, ce ne passa ! Solo dal signor Renzi e dal suo governo, non eletti da nessun Italiano, che hanno usufruito dei voti acquisiti in parte da Bersani ed altri da un centro-destra , certamente votato per altri fini e obiettivi , ma non per fare la stampella al centro-sinistra,,  ebbene  solo da questi “figuri” poteva sorgere l’invito a disertare le urna  e a non votare !!!

Un vero quesito  referendario o meglio ancora  una seria riforma,  avrebbe dovuto proporre un cambiamento di indirizzo energetico, perché non utilizzare le nostre fonti preoccupati per l’ambiente, ma poi andare ad acquistare lo stesso petrolio in altri continenti, sembra proprio una nuova forma di masochismo economico, che favorisce solo i petrolieri  e la finanza internazionale, ma certamente non preserva l’ambiente di altri luoghi del globo terrestre, né tanto meno la nostra debole economia, sempre in bolletta con l’estero, proprio per l’acquisto di quelle fonti di energia, che tanto amiamo  e tanto siamo disposti ad indebitarci, per un progresso non compatibile con l’ambiente e la vita delle future generazioni.Quindi la logica e il buon senso imporrebbero per primo a cambiar rotta e a puntare massicciamente  sulle fonti energetiche rinnovabili, successivamente si potrebbe anche dissertare se sia più conveniente sfruttare le  risorse degli idrocarburi italiani e  europei o africani e asiatici!!!! Quindi scegliamo domenica 17 di votare comunque, almeno per dare una lezioncina al pessimo Renzi con la sua combriccola  e all’emerito presidente della repubblica, che dopo le ultime esternazioni, mi sembra poco emerito e poco garante di quella Costituzione  che per quasi dieci anni sembrava dovesse garantire  e che invece ha dimostrato anche  a novant’anni  di interpretare parecchio a modo suo.(Art. 48.Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico….)

Per l’Attuazione della Neodemocrazia Sociale        Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.