ll governo Letta e il nuovo welfare.

Alla vigilia del primo maggio, festa dei lavoratori, il premier Letta ha ridisegnato le prospettive per il welfare, prevedendo un reddito minimo per le famiglie bisognose. I dieci saggi prima e le ultime notizie dall’Europa ci fanno sapere che l’Italia spende di più per le pensioni (sic!)  ma molto meno  ( quasi un terzo rispetto alla Germania) per sostenere i disoccupati e i nuclei familiari con un basso reddito.Abbiamo anche sentito dire  di una proposta  di legge di Tiziano Treu e Pietro Ichino che prevederebbe  una staffetta padri – figli , da leggersi in questo modo: fuori i padri, dentro i figli.

Che dire? C’è tanto da discutere su qualcosa da sempre ascoltato dai tanti versanti politici e  ultimamente anche dal signor Grillo. Noi di Neodemocrazia sociale pensiamo che occorre un progetto serio e ben articolato, che guardi verso il rilancio della nostra economia  e non solo come semplice “provvidenza” distribuita dallo Stato senza nessuna ricaduta occupazionale stabile e rilancio progressivo per la produzione. E allora dopo questo giro di parole, che cosa proponiamo in concreto? Come si può creare nuovo lavoro al di la della beneficenza gratuita da parte dello Stato?

Eliminare il lavoro straordinario e tagliare nelle aziende statali e private, con almeno venti dipendenti, una o due ore di lavoro  per tutti, per creare nuovi posti di lavoro: proprio  come incitava Bertinotti “lavorare meno per lavorare tutti”! Questo criterio mi sembra non solo di matrice socialista, ma ancor prima di matrice cristiana, anche se molti partiti d’ispirazione cristiana l’hanno dimenticato facilmente negli ultimi decenni. A questo si inserirebbe anche la proposta di legge  Treu – Iachini per la staffetta padri – figli, ricordando che una eccessiva longevità lavorativa dei padri, favorirà solo la disoccupazione giovanile e pertanto, i vecchi limiti di 40 anni per la pensione, ci sembrano anche troppi.

Bisognerebbe rilanciare l’industria dell’energia alternativa, connessa con il riciclaggio dei rifiuti urbani, per diminuire la nostra bolletta verso l’estero e per creare centinaia di migliaia di posti di lavoro nella costruzione,istallazione e manutenzione dei nuovi impianti di energia rinnovabile.  Quanto si potrebbe risparmiare e nel contempo quanti posti si creerebbero se ogni edificio fosse dotato di un impianto autonomo di energia elettrica e se l’acqua calda ci giungesse in casa con la combustione dei rifiuti solidi urbani?

In ultimo pensiamo al rilancio dell’artigianato, anche tecnologico, per dare una vita più lunga ai nostri elettrodomestici, piuttosto che arricchire le nostre discariche con prodotti usa e getta, sempre più di infima qualità perché prodotti nell’estremo oriente, invece di sostenere le nostre fabbriche europee e quindi i nostri lavoratori. Si dovrebbe  e potrebbe favorire la creazione di cooperative per la produzione e nel contempo per la distribuzione al dettaglio dei prodotti agricoli e dell’artigianato locale, riducendo i costi per i consumatori e aumentando i guadagni per i produttori.Ecco un’altra risorsa: l’economia a Km zero, anche per la salute e il benessere di tutti.  Se tutto questo non fosse sufficiente, solo allora elargire un sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, ma sempre imponendo a tutti un servizio produttivo in qualsiasi settore dello Stato o privato, perché l’unica remunerazione che  gratifica la dignità umana è quella proveniente da un lavoro socialmente utile.  Anche su questo principio la scuola e la società devono ancora impegnarsi moltissimo. Nel frattempo speriamo solo che i galletti del nuovo pollaio di Letta, non inizino subito ad alzare la cresta per strombazzar solo baggianate.

Per la Neodemocrazia sociale.                                 D. e F. Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.

4 Risposte a “ll governo Letta e il nuovo welfare.”

  1. ll governo Letta e il nuovo welfare…

    Proposte e valutazioni relative al nuovo corso politico (?) inaugurato dal governo Letta. Tra i temi principali spiccano quelli connessi al reddito minimo per le famiglie bisognose, ma anche le problematiche riguardanti le pensioni e il lavoro….

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