La Grecia di Syriza: un laboratorio anche per l’Italia

In queste ore si è concluso lo spoglio delle schede elettorali  per eleggere il nuovo parlamento in Grecia; i risultati danno la vittoria ad Alexis Tsipras , leader di Syriza partito della sinistra radicale , che ha conquistato 149 seggi su 300, che dovrebbe avere l’appoggio, per la formazione del governo, del partito indipendentista Anel  che condivide con i vincitori l’opposizione alla politica europea  dell’austerità, ma avversato dai comunisti del Kke ellenico, che sono scettici sul programma del neo-premier Tsipras.

Il presidente della Banca tedesca Weidmann ha subito precisato che la Germania non è intenzionata a  far sconti alle politiche anti-austerity del futuro governo greco. Weidmann ha evidenziato la preoccupazione dell’Europa della cosiddetta Troika (Ue, Bce e Fmi) che avversa esplicitamente il primo governo della zona-euro apertamente impegnato a cancellare le condizioni di austerità. Dal canto suo il programma elettorale di Tsipras prevede il taglio del debito della Grecia da trattare con l’Ue, l’aumento delle pensioni e degli stipendi, il taglio delle tasse: tutte misure che Syriza ritiene “emergenze umanitarie”, ma che preoccupano i poteri “forti” dei banchieri europei sostenuti dalla Merkel.

 

Il programma di Tsipras

In Italia questa vittoria elettorale ha fatto felice naturalmente il partito di Vendola Sel ma anche la Lega, Fratelli d’Italia, quindi la destra italiana, ma anche quella francese di Marine Le Pen. Misteri della politica nazionale e internazionale!

Dal canto nostro non esultiamo  e neppure siamo preoccupati, anzi riteniamo che la Grecia possa essere ancora una volta nella storia occidentale un interessante laboratorio di idee politiche. Vedremo nei prossimo mesi se Syriza manterrà le sue promesse elettorali, se l’Europa del rigore, tanto criticata anche in Italia, metterà alla porta i Greci o scenderà a più miti consigli. Verificheremo se i Greci avranno il coraggio di  uscire dall’euro e  soprattutto quali saranno gli effetti della loro politica per l’intera nazione, messa in ginocchio dal debito pubblico. In tanti in Italia e in Europa potranno avere diverse risposte dal “laboratorio greco” e ripensare all’opportunità o meno  di uscire dall’euro e percorrere una nuova strada  sicuramente più dei popoli e meno dei banchieri.

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale              Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.