Finite le vacanze estive per i comuni cittadini, i politici ricominciano a parlare della legge elettorale. La vera fatica che devono affrontare è quella di mettersi d’accordo per far apparire, ai soliti distratti cittadini, che si costruisce qualcosa di nuovo senza intaccare i propri interessi, che hanno l’unico obiettivo di controllare l’elezione dei “clan” dirigenziali che gestiscono le segreterie dei partiti.
....MA PER DAVVERO!!!
Come ho avuto modo di precisare più volte nei precedenti articoli, una buona legge elettorale dovrebbe partire sempre dai criteri per la scelta dei candidati da proporre agli elettori. Da sempre sono state le segreterie dei partiti a scegliere i candidati, dal “Porcellum” in poi fino alle ultime proposte presentate con “l’Italicum” abbiamo assistito ad una virata verso un verticismo che di fatto sta imponendo , ad ogni livello , il criterio della “nomina” dei candidati da parte delle segreterie dei partiti.
Viceversa , per cambiare rotta e per iniziare un cammino verso l’attuazione della democrazia diretta, i candidati nelle elezioni amministrative e politiche dovrebbero essere scelti solo dagli elettori , con il sistema delle primarie.
Queste ultime dovrebbero essere regolate sostanzialmente da una legge, come premessa a quella elettorale, che dovrebbe imporre ad ogni partito le “primarie” con il rispetto di una regola comune: per la scelta dei candidati, tutti gli iscritti regolari di un partito devono essere elettori attivi e passivi, cioè possono votare ed essere votati per nominare , tra quelli con maggior preferenze , i candidati da sottoporre al giudizio di tutto il corpo elettorale. Di fatto dovrebbero scomparire quelle “farse di primarie” , dove i capi-corrente propongono i loro candidati, che rappresentano i soli a “giocarsi” la candidatura con votazioni , spesso, manipolate e fraudolenti.
Quindi , ancor prima di parlare di legge elettorale, si dovrebbero regolamentare per legge le “primarie” , con il preciso scopo di restituire al popolo “sovrano” i criteri , con votazioni “pulite”, per definire le candidature dal basso e mai più nelle “secrete” stanze delle segreterie politiche.
Per l’Attuazione della Neo democrazia Sociale Domenico Cammarano