L’esterofilia e la miseria della politica italiana

L’apparire era  e rimane l’unico dato certo che caratterizza la politica italiana e , in modo particolare , quella del governo. Proprio quest’ultimo ha dato ampia prova, in questi due anni di badare tanto all’apparenza, alle iniziative di facciata che senza modificare la sostanza delle cose, senza riformare davvero o risolvere un problema concretamente, hanno ugualmente il potere di far apparire al pubblico, numeroso e poco attento, che tanto si è fatto e tanto cambierà  a causa delle “straordinarie ” riforme ” e iniziative governative.

E’ di ieri la notizie che il governo italiano ha sostituito venti direttori di importanti musei e aree archeologiche italiani, optando anche per personaggi stranieri, come nel caso dell’area archeologica di Paestum, affidata ad un giovane  studioso tedesco. Anche questa appare una manovra di facciata! Il motivo è semplice ! Pompei, Paestum e tutti i grandi e  piccoli musei italiani e tutti quelli che potrebbero diventar tali se fossero curati e sostenuti correttamente e opportunamente dallo Stato italiano, per incentivare il turismo e con esso i posti di lavoro, necessitano unicamente o prevalentemente di investimenti, di finanziamenti, insomma di manutenzioni  , di restauri e di interventi che non potranno essere garantiti da nessun funzionario “super-esperto” , ma essenzialmente da quei fondi e quelle normative , che messe a disposizione di chiunque abbia operato con professionalità nei nostri siti archeologici e nei  nostri musei, potrebbe tranquillamente realizzare.

Ma il nodo è proprio qui: il governo non sa , non vuole, non può investire in termini di concretezza economica e quindi ancora una volta  butta fumo negli occhi, facendo credere ai distratti e incompetenti, che basta nominare qualche super – manager dalle doti straordinarie, magari straniero, per restaurare e sviluppare il nostro patrimonio artistico e archeologico a costi zero per lo Stato!!! E come dire che a Pompei se avessimo un super – manager , come direttore dell’area archeologica, si riaprirebbero al pubblico il 70% di quel sito, da anni non accessibile ai visitatori o verrebbero messi in sicurezza quegli edifici pericolanti, solo per le doti eccezionali di un direttore e non per la mancanza di fondi indispensabili per la gestione del tutto!

Ma questa “politica” renziana è in sintonia con tante altre iniziative o “riforme ” del governo, praticamente inutili ai fini pratici, ma necessarie per colmare i vuoti e apparire come un governo che sa operare trasformazioni epocali e di indubbia efficacia. E su questa scia ricordiamo altri capolavori, come il “Jobs act” , “La Buona scuola” e il precariato, la riforma elettorale , del Senato e delle Province, tutta roba che ha sottratto agli Italiani spazi di democrazia,cioè  possibilità di gestione e condivisione della “cosa-pubblica”, sostituita da forme subdole di autoritarismo e verticismo che hanno trasformato i nostri ministri e il presidente in particolar modo, nei viandanti e i teatranti della politica italiana, sempre presenti ovunque , tranne nei posti deputati a svolgere con dedizione , competenza e spirito di servizio il bene del popolo. Ma da  mediocri autocrati  autonominatisi e mai eletti dal popolo, cosa potremmo aspettarci di meglio? Per l’appunto, solo apparenze e niente sostanza; quindi l’erba del vicino è sempre più verde della nostra; quindi auguri ad altri stranieri che prendono il posto dei nostri connazionali.

Per l’Attuazione della NEODEMOCRAZIA SOCIALE            Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.