Non ci resta che piangere!

Parafrasando un noto film di Troisi, travolti da una valanga di iniziative politiche insipienti, possiamo solo esclamare : Non ci resta che piangere!  Ormai siamo tornati alla destra e sinistra storica dell’Italia post-unitaria, dove le differenze degli schieramenti politici non erano ideologici, ma solo legati ad esclusivi interessi di caste dell’élite economica italiana. Interrogandoci senza pregiudizi, è possibile rintracciare qualche differenza sostanziale tra il giovane Renzi, navigante dei sette mari, e il vecchio Berlusca? Ci siamo ridotti che il fantasma di una credibile opposizione si materializza  con Salvini della Lega e Grillo del M5S…. e ho detto tutto!

Ormai i poteri forti sono gestiti da un mono-partito che sul palcoscenico delle marionette veste personaggi diversi, ma a tirar le fila c’è solo un burattinaio. La televisione e tutti i mass-media vecchi e nuovi,  continuano a recitare la sceneggiata dell’informazione vivisezionata all’atomo, per raccontarci ogni giorno storie più o men o tristi, con il costante compiacimento per il macabro, l’osceno, l’ossessivo fino al paranoico, senza  conosce limiti nell’accendere i riflettori su personaggi della cronaca nera o rosa , che meriterebbero solo di essere scaricati nei water pubblici, senza neppure dargli l’onore di poter appestare i tanti cittadini con i loro ragli da invertebrati acefali. Ma le televisioni continuano ad indugiare con un compiacimento schizofrenico sui delitti di famiglia , sulle violenze su minori e donne, che va al di là di ogni diritto all’informazione, se diventa pura speculazione per aumentare gli ascolti, l’unico obiettivo dei nostri editori.

Penso che ci sia un sottile legame tra le vicende di cronaca nera , che sistematicamente alimentano altri delitti, rafforzando  i meccanismi perversi dei “deboli mentali”, e tante presunte riforme politiche,che puntando sui contenitori più che sui contenuti, vedi iniziative sulle “regole” del lavoro, sulla scuola, sulle unioni civili , sembrano solo sviare l’attenzioni sulle priorità economico-finanziarie, sulla formazione  etica delle vecchie e nuove generazioni superando le logiche del consumismo  e del “tutto è lecito se piace”! Voglio precisare che anche le regole sono necessarie e spesso vanno ridisegnate e ridefinite, ma prima di esse dobbiamo pensare all’obiettivo che si vuole raggiungere! Insomma prima creo nuovo lavoro e  poi le regole per gestirlo! E’ inutile accapigliarsi su qualcosa che non c’è e che probabilmente con quelle regole non ci sarà mai.

In breve voglio solo sottolineare che nelle ultime settimane si è fatto un continuo ricorso alle interviste-spettacolo per spiegare il “senso” di certi provvedimenti come la legge di stabilità, ma ancora una volta imposte dall’alto da personaggi mai scelti dal popolo, eterno aspirante sovrano,che hanno creato solo altre divisioni o atteggiamenti di scetticismo che difficilmente porteranno a quella svolta richiesta subito dopo le ultime elezioni del 2012. Occorrerebbe un progetto che sappia entusiasmare le masse , che sappia ridisegnare una “nuova primavera” culturale , morale e politica.

Ma dalle varie esercitazioni renziane finalizzate ad acquisire il pieno titolo di “uomo forte della provvidenza” dentro e fuori al suo partito, poco o nulla cambierà: le tasse non elargite allo Stato verranno restituite con gli interessi alle regioni e ai comuni o comunque degradando ancor di più “lo stato sociale” e quindi la qualità della vita dei più disagiati, che comunque  avrebbero dovuto imparare già parecchio dalle vicende degli ultimi anni, ma credo proprio che la lezione non abbia sortito nessun effetto né per costoro né per la stragrande maggioranza degli Italiani. E quindi … “Non ci resta che piangere”!

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale            Domenico Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.