Vecchie sceneggiate e il governo nuovo

In queste ore assistiamo alle solite vecchie sceneggiate politiche , che francamente ormai non interessano quasi più a nessuno. Renzi è partito male e non credo che sia una difficile profezia affermare che  proseguirà peggio. La sua proposta di legge elettorale denominata “Italicus” è la gattopardesca trasformazione del “Porcellum” ; tutto ciò è ancora più deludente, perché conferma che anche la nuova “star” politica Renzi, per la fretta di giungere al potere, non disdegna compromessi miseri, accordi indecifrabili per l’etica della giustizia e ,se ciò non bastasse, ha pugnalato anche l’amico democristiano Letta, per usurpargli una poltrona vacillante e sicuramente, ancora una volta, senza l’assenso degli elettori.

Ecco la questione primaria: per la terza volta di seguito un presidente del Consiglio assume l’incarico senza avere il consenso degli elettori, confermando una maggioranza di “quasi larghe intese” con nominati da schieramenti politici che neppure formalmente i cittadini avevano prospettato di far governare insieme. A marzo avevamo prospettato un accordo trasversale tra gli schieramenti, solo per far varare una buona legge elettorale e per sostenere l’economia e il lavoro: e non altro! A distanza di dodici mesi, gli stessi attori non hanno concluso ” un fico secco”  ( che almeno è dolce) e con un’operazione gattopardesca, alla faccia delle regole democratiche , Renzi si ripresenta con il suo bel “piglio” toscano e ci comunica che tenderà di governare fino al termine della legislatura. A questo punto evitiamo anche di andare a votare, o meglio di avvallare le scelte della casta politica, tanto noi cittadini non abbiamo mai contato nulla e ancora nulla sta cambiando!

Un’ultima nota per coloro che ancora sperano e si illudono con il  teatrino di Grillo-Casaleggio. Sempre in queste ore sentiamo ancora una volta , in pochi mesi, che” il gatto e la volpe” hanno deciso, con pseudo consultazioni sul web, che quattro senatori del M5S sono stati sfiduciati dal “territorio”, rei di aver criticato quella sottospecie  di show che Grillo ha inscenato alle consultazioni del succitato Renzi. Francamente dire che sono completamente “schifato” degli uni e degli altri, è ancora un’espressione civile per comunicare il senso di disgusto che avverto per queste sceneggiate politiche che accompagnano la nostra vita sociale Fideisticamente, ma c’entra poco con la democrazia, spero che nonostante le premesse, qualche iniziativa buona venga presa a favore degli ultimi e dei veri rovinati dalle politiche degli ultimi decenni; auspico che  una buona politica scolastica possa ridare un ruolo centrale all’educazione e alla formazione dei giovani, sempre con la collaborazione autentica di vere famiglie responsabili e preparate. Ma qui la speranza cede il posto al sogno e per questo è meglio fermarsi.

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale                      Domenico Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.