Il default , la Grecia , l’Italia , l’Unione europea e la democrazia.

Proteste-Grecia

DALLE PIAZZE ALLE ISTITUZIONI! QUANDO?

Il default o insolvenza è il nuovo virus che da anni minaccia i Paesi economicamente deboli e  ultimamente la Grecia, che nell’area dell’euro con l’Italia , l’Irlanda, la Spagna , il Portogallo  e altri ancora, rappresentano i Paesi peggio governati dell’Europa, ma anche con una cultura politica inadeguata e indegna di un popolo con una tradizione culturale millenaria.

Da settimane è in atto la rappresentazione teatrale dello scontro tra il governo greco di Tsipras e la troika europea capeggiata dalla Merkel e Holland  e dalla Bce con il Fmi . Subito si palesano diversi interrogativi, il primo dei quali è: ma la Grecia non dovrebbe “trattare” solo con le istituzione dell’Unione europea ? Perché la Germania e la Francia ( quest’ultima a rimorchio della prima) sono gli interlocutori privilegiati della Grecia? I prestiti, le dilazioni sulla restituzione dei debiti della Grecia, non dovrebbero essere affrontati politicamente con l’intera Unione europea? Insomma chi dà tanto potere alla Germania? Che senso ha parlare dell’Unione europea e di una moneta unica se poi i problemi di uno Stato membro vengono affrontati dalla nazione più forte economicamente? E la Grecia , ( ma l’Italia non è da meno) come si trova sull’orlo del baratro finanziario ed economico?

Le domande sono troppe e difficile appare ricercare in questo contesto risposte esaustive; ma al di là dei tecnicismi politici e finanziari, alcuni principi fondamentali, verrebbe da dire primordiali ed essenziali, potrebbero  essere la chiave di lettura di tutta questa faccenda e delle economie di tutti i sistemi statali del mondo. l

IL SERVO DELLA PADRONA D’EUROPA!!!

La domanda che sorge spontanea , prima di ogni altra considerazione è : ma come è possibile accumulare debiti che superano di gran lunga l’intera produzione di un popolo? E come è possibile spendere di più di quello che si guadagna per anni e lustri? La risposta è unica!  Trattasi di emeriti irresponsabili, riferito non solo a chi ha amministrato quella nazione , ma al popolo stesso che ha pensato di spendere e spandere senza saper controllare i propri bilanci. Questo è “vangelo” per la Grecia e naturalmente per l’Italia!

Ora se i creditori pretendono dai  debitori, anche in maniera fraudolenta, la restituzione del denaro prestato, c’è poco da recriminare per due motivi:per primo le condizioni erano chiare dall’inizio; in secondo luogo l’ingresso nell’area dell’euro con l’eliminazione delle monete nazionali e la conseguente perdita della sovranità monetaria, era ugualmente evidente per gli Italiani, per i Greci e per tutti i 18 Stati che hanno aderito dal 2002 alla moneta unica, nonostante l’esempio dei finanziari Inglesi che da subito hanno rinunciato a questo patto iniquo e hanno mantenuto la loro cara sterlina. Ora è impossibile immaginare che l’usuraio di turno possa fare sconti, così come avviene nel privato all’interno della nostra società.

Pensioni baby , spese folli ( il passo più lungo della gamba) privilegi ad armatori ( Grecia) e intrallazzieri (Italia) quindi mancata lotta all’evasione fiscale, politici corrotti che comprono i voti elargendo a tanti “coglioni” elettorii quello che non dovrebbero e non potrebbero in rapporto al proprio Pil ( prodotto interno lordo), creano di fatto debiti che certamente nè i populismi di destra e nè di sinistra possono a chiacchiere risanare. Dall’EURO si può anche uscire, ma non con un 52% di cittadini che non va a votare e con un restante 48%  che vota senza nessuna formazione politica, pensando invece di aver compiuto il proprio diritto-dovere di cittadino, ponendo una croce su una scheda elettorale che di fatto consente di scegliere quello che gli intrallazzatori vogliono che si scelga nel loro esclusivo interesse.

 La politica è democratica se tutti o quasi si impegnano ogni giorno nel sociale, nei dibattiti, partendo dai problemi del proprio condominio, fino al quartiere , alla propria città , alla regione e allo Stato. Se ci si accapiglia solo per la partita di calcio ( oppio dei popoli! ) le scommesse , i giochi d’azzardo e le lotterie, , se ci si beve il cervello tra alcolici, fumo e droghe varie, di che democrazia vogliamo parlare?!? Se manca la cultura per il dibattito, che deve essere preceduta obbligatoriamente dall’informazione e dalla lettura personale, sia per non sparare solo “stronzate” ripetendo ritornelli ascoltati da altri, sia per aver “scienza” di quello che si va ad analizzare, in  che democrazia pensiamo di vivere?

Italia , Grecia e altri ancora vivranno sempre a rimorchio dei Paesi che esercitano meglio l’arte del vivere in democrazia, che sanno amministrare i propri beni con oculatezza , adeguando le proprie spese al denaro posseduto e mai sui debiti e sul “pagherò”, vera anticamera della schiavitù economica e quindi del default. Un pivello come Renzi potrà solo far del male all’Italia… e lo sta facendo già egregiamente. Le sue riforme sono ridicole e incongruenti rispetto ai problemi economici ! La sua legge elettorale, le sue riforme sul Senato e le Province, la sua riforma sullo Statuto dei Lavoratori e , infine, quella “cazzata” della “Buona scuola” sono solo polvere negli occhi  e servilismo politico nei confronti dei poteri finanziari del capitalismo mondiale che hanno nomi ben precisi come la Germania della Merkel, la Banca europea di Draghi e il Fondo Monetario internazionale.

Con questi governi , i popoli  non risolleveremo mai la testa, se non per rimanere schiavi economicamente e politicamente del finanzcapitalismo mondiale , che vuole asservire tutti,  vendendo le chimere del consumismo, come per le ultime novità dell’ iphon , del vestiario e degli elettrodomestici usa e getta, del rito delle vacanze obbligatorie, che impongono a lavorare di più e a sfruttare tutti di più , solo per poter acquistare e indebitarsi di più, arricchendo pochissimi e annichilendo la stragrande maggioranza degli uomini.

Ma la formazione dei cittadini alla cultura della democrazia è un tabù per i nostri governanti, in Italia come in Grecia;  anche la porcata della “Buona scuola ”  approvata in via definitiva da una maggioranza parlamentare di “servi dei padroni” di vecchia memoria, è la testimonianza che la deriva autoritaria e verticistica, chiaramente antidemocratica , si sta affermando anche nella scuola , dove, invece dovrebbe avvenire quel cambiamento per evitare pessimi governi, scelte populiste e quel tanto spaventoso “default”, che potrebbe anche segnare la svolta per un popolo “maturo” che non esiste né in Grecia e né in Italia, dove invece da secoli va di moda il detto ” o Francia o Spagna …basta che se magna!!!”.

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale                        Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.