A chi dare la fiducia il 4 marzo?

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Dopo il fallimento dell’ultima legislatura, con la parziale vittoria nel marzo 2013 di Bersani del PD  e l’incapacità  di trovare una formula di governo legittima, dopo i giustificabili tentativi di Letta e l’arroganza maldestra di Renzi prima e Gentiloni dopo, che appoggiati dai soliti voltagabbana  di turno, hanno tentato di “fare le riforme”, ovvero di ridurre ancora di più il potere decisionale e il controllo sull’operato dei  politici , da parte del popolo “sovrano-del nulla”, ora siamo invitati  a rinnovare la farsa del  voto, con una legge elettorale , che ribadisce l’arroganza delle segreterie dei partiti, che  senza delega, decidono  programmi e rappresentanti, esautorando, di fatto, il  potere del popolo “sovrano del nulla”!

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Ma cosa manca  a questi  “partiti “?  Il rispetto per le persone e la mancanza assoluta dell’essenza della DEMOCRAZIA!

Manca il dibattito tra gli elettori all’interno di ogni partito, manca la condivisione popolare di un programma e la scelta delle strategie per realizzarlo; emerge ovunque arroganza , assenza del confronto , che nella migliore delle ipotesi si riduce ai quei pochi SCAGNOZZI che dirigono le tre o quattro segreterie dei partiti presenti in parlamento, il che vuol dire che tutto si decide all’interno di  3 o 4 gruppi composti da  poche decine di persone. E’ questa la democrazia? Dalla Grecia di  Pericle in poi a  Popper , la democrazia è qualcosa di completamente diverso.

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Ma la domanda iniziale era: a chi dare fiducia il 4 marzo? Francamente è impossibile individuare tra i partiti presenti alla competizione elettorale, qualcuno degno di una completa fiducia, per mancanza di chiarezza, che è la conseguenza del tramonto delle ideologie autentiche , quelle nate dal dibattito filosofico ( per intenderci!), che hanno lasciato il posto ad un’unica ideologia massificante, quella del consumismo  che riduce la persona ad individuo o entità astratta della specie umana, quella della globalizzazione che mercifica  ogni atto della nostra esistenza, che “cosifica” ogni  sentimento umano; ebbene quest’oblio dei valori della cultura umanistica, ci impone solo di confrontare programmi abbastanza simili strombazzati da personaggi riciclati e spesso poco credibili.

E allora dal punto di vista di NEODEMOCRAZIA SOCIALE per chi votare? Turandosi il naso, sorvolando sulla mancanza  di un ideologia di riferimento , barattata malamente con un ideale di presunta onestà,  sorvolando sulla mancanza quasi totale di un dibattito tra elettori e vertice del partito,stendendo un velo pietoso sull’arroganza dei “diarchi ” del partito, considerando appena accettabile il criterio di reclutamento dei candidati scelti con strategie “online” che lasciano perplessi, considerando l’attendibilità di diversi punti del programma elettorale, pensando che è tutto da verificare la capacità degli “attori” scelti per l’attuazione del programma, credo che sia proponibile  mettere alla prova i 5 Stelle , almeno per l’ovvia considerazione tutti gli altri sono stati già più volte sperimentati, con risultati deludenti, mentre questi volti nuovi del M5S potrebbero rappresentare un’alternativa positiva. D’altronde peggio di così!!!!

L’ALTERNATIVA? Lavorare insieme per un’ideologia politica fondata sulla solidarietà sociale , con un programma di educazione alla vita politica permanente, ovvero lavorare per l’Attuazione della Neodemocrazia Sociale.

                                                                                   Domenico Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.