Grillo e il “V-day” a Genova ( da TGCOM24 )

Grillo al terzo V-day: “Pronto impeachment per Napolitano”

“Dobbiamo vincere e vinceremo”, afferma il leader del M5S a Genova davanti a 40mila persone. “I politici – aggiunge – sono solo morti che girano”

“Dobbiamo vincere e vinceremo”. Beppe Grillo fa questa promessa ai suoi sostenitori, parlando in piazza della Vittoria a Genova, nel terzo V-Day. “E’ pronto l’impeachment per Giorgio Napolitano”, annuncia il leader del M5S. “Abbiamo tolto la sacralità del Parlamento, dando quello spazio ai cittadini – aggiunge -. Non c’è più nulla da sfasciare, ci sono solo cadaveri che girano”.

L’affondo contro i politici che sono “vigliacchi ai quali daremo l’estrema unzione”, ancora un attacco a Napolitano, l’arruolamento di papa Francesco perché “siamo nati il 4 ottobre, il giorno di san Francesco, anche lui è un grillino”, l’ annuncio, infine, che “in Europa vinceremo e saremo il primo movimento”, per poi annunciare un referendum sull’euro. Beppe Grillo celebra il terzo V-Day del Movimento 5 Stelle nella sua Genova e ne ha per tutti, ma il pronunciamento della Corte dei Conti sui rimborsi ai partiti sembra dargli più forza per scagliare anatemi contro la politica e per rilanciare i temi a lui cari: l’acqua pubblica, l’energia pulita, il lavoro, il reddito di cittadinanza, l’uscita dall’euro.


“Politici rendano soldi finanziamenti” – “I politici devono rendere 2,7 miliardi di finanziamenti pubblici presi – tuona dal palco di Piazza della Vittoria -. Curioso che la Corte ci abbia messo venti anni a scoprire che sono incostituzionali come dicevamo noi. E’ una truffa fatta cambiando le parole, da finanziamento pubblico a rimborso. Ora devono rendere quei miliardi alle famiglie e alle imprese”.

Attacco a Letta – Grillo attacca anche il premier “Capitan Findus-Letta” che sta portando la nave contro gli scogli e “intanto ha fatto un tweet dicendo che ha risolto il problema dei rimborsi – dice Grillo -. Voglio vedere ora se Equitalia gli va a chiedere quei soldi”, dice Grillo, che poi alza la mira fino al presidente Napolitano: “E’ pronto l’impeachment per Napolitano. Rimarrai da solo, la tradirai da solo l’Italia, dobbiamo rifare il Paese”. Giù dal palco spiega alle televisioni che “ci saranno passaggi formali in Parlamento per la messa in stato di accusa di questo signore, sicuramente non lo voteranno, lo bocceranno ma noi lo presenteremo, perché ha una valenza politica per noi: vogliamo mandarlo via”.

Il V-Day – durante il quale Grillo solo una volta pronuncia un mezzo “vaffa…” -, è anche il primo passo verso le elezioni europee per le quali il comico annuncia “un programma in sette punti per vincere e diventare il primo movimento in Europa”. “Da qui – annuncia citando anche l’ex presidente Sandro Pertini, “che a Genova tuonò contro il governo Tambroni” – deve partire una rivoluzione culturale e politica. Qui a Genova abbiamo inventato tutto. Non è piu’ un sogno, siamo oltre. Dobbiamo andare a scoprire un mondo che c’è già, un mondo diverso fatto di solidarietà. Abbiamo 8 milioni di poveri. Dobbiamo fare pulizia, dobbiamo mandare a casa i politici”.

Alla piazza rinnova la proposta di un referendum sull’euro perché “i Paesi che sono fuori vanno abbastanza bene e non sono a rischio default”, ne chiede uno anche contro le Regioni, poi, alla faccia di tutte le polemiche, ha un pensiero per i suoi eletti, capaci di “rompere la falsa sacralità del Parlamento”: “li ringrazio per tutto quello che fanno, ormai mi hanno superato. Io non ho più l’età. Abbiamo mandato in Parlamento donne senza silicone o culi di plastica, donne che sanno cosa vuol dire lavorare”.

“Anche il Papa è grillino” – Il leader del Movimento arruola alla fine anche il Papa: “siamo andati oltre la piazza, ma ricordatevi quando è nato il Movimento, è nato il 4 ottobre, il giorno di San Francesco, siamo arrivati prima del Papa Francesco. Anche lui è grillino”.

IL  COMMENTO DELLA NOSTRA REDAZIONE:  NEODEMOCRAZIA SOCIALE RISPONDE
Il Grillo show a Genova continua a dominare sulle platee degli sprovveduti, che d’altronde hanno sempre garantito il sostegno ai governi dei pochi autocrati della nostra partitocrazia. E il M5S non si distacca dalla stessa filosofia! Ma i discorsi farneticanti e da “populista arrabbiato” di Grillo, che pur evidenziano molte giuste problematiche, possono solo trascinarci, col suo metodo ANTIDEMOCRATICO , ad una nuova dittatura o peggio ancora ad una guerra civile! Coinvolgere il Papa nelle sue ridicole farneticazioni, avanzare accuse a Napolitano e proporre addirittura impeachment , sparlare di tutti e di tutto, sminuisce anche il valore dei giusti attacchi alla partitocrazia attuale , di cui  Grillo è il conseguenziale prodotto!! Ben cosa diversa è parlare del problema dell’euro, del lavoro che manca , ma non si crea regalando salari ai disoccupati senza farli lavorare e tanto altro ancora che merita riflessioni da parte di cittadini  che sanno confrontarsi, piuttosto che pendere dalle labbra del “comico” di turno, che sull’esempio di Berlusconi, ha reso la politica un altro spettacolo da cabaret .Purtroppo molti non se ne rendono conto e nella foga di trovare un nuovo “capopopolo” per liberarsi dal peso di “pensare e confrontarsi” con altri cittadini con veri metodi di “democrazia di base”, per creare una vera alternativa alla partitocrazia attuale, SONO DISPOSTI A FIRMARE CAMBIALI IN BIANCO! PEGGIO DI COME STIAMO…C’E’ SOLO IL RITORNO AI FASCISMI, ALL’ANTISIONISMO, ALL’INTOLLERANZA E ALLA VIOLENZA  che già serpeggiano sul web tra gli idioti di sempre e i loro fiancheggiatori. Invece delle adunate “sediziose” col nuovo “duce” che arringa la folla  dal palcoscenico mediatico, CERCHIAMO DI CREARE SPAZI PER LA DISCUSSIONE E IL CONFRONTO, PER NOMINARE NUOVI RAPPRESENTANTI IN TUTTI I CENTRI DECISIONALI, PRONTI AD ESEGUIRE LE SCELTE DEL POPOLO E NON I DIKTAT  DEI DIARCHI  che giocano a far politica, che trovano molto più eccitante di altre esperienze umane dell’età giovanile.
 Per l’Attuazione della NEO DEMOCRAZIA  SOCIALE        Domenico  Cammarano
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Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.

2 Risposte a “Grillo e il “V-day” a Genova ( da TGCOM24 )”

  1. Dal Giornale on -line “Diritto di critica”

    Parenti e amici, lo scandalo a 5 stelle rischia di allargarsi
    La senatrice Lezzi (M5S) ha assunto – con i soldi pubblici – la figlia del suo compagno. Ma si difende: ”Molti dei nostri hanno fatto così”
    Scritto da Paolo Ribichini il 7 novembre 2013 in Politica
    81.6K

    Barbara Lezzi 250×141 Parenti e amici, lo scandalo a 5 stelle rischia di allargarsi“Lo fanno in molti”. È questa la giustificazione che la senatrice Barbara Lezzi, 40enne leccese del MoVimento 5 Stelle ha dato di fronte al nuovo scandalo sollevato dall’Espresso. La senatrice ha infatti assunto come portaborse la figlia del proprio compagno. Lo fanno in molti, è vero. Peccato che proprio il MoVimento 5 Stelle, per bocca dell’ex capogruppo Roberta Lombardi, nel marzo 2013 aveva lanciato un vero e proprio bando per raccogliere cv degli aspiranti collaboratori, “Mandate i curricula, cerchiamo persone pulite trasparenti e oneste. Sceglieremo i migliori tra quelli che riceveremo, perché vogliamo svolgere un lavoro eccellente”.

    – IMPEACHMENT PER NAPOLITANO? GRILLO SA CHE NON AVVERRA’ MAI. ECCO COME FUNZIONA <<- LEGGI - GRILLO E QUELLA FRASE SU PERTINI <<- LEGGI “Non solo io, molti di noi”. I 5 stelle si difendono: “Servono persone di fiducia per svolgere certi incarichi”. Indubbiamente. Ma allora che senso ha avuto chiedere il curriculum a 20mila persone, che speravano di essere assunte per i propri meriti e non per le proprie conoscenze? Propaganda, forse. Ed oggi dopo otto mesi di quella meritocrazia tanto sbandierata non resta più nulla. Anche perché, a sentire le parole della Lezzi, lo avrebbero fatto anche altri suoi compagni di partito: “Molti di noi hanno scelto degli amici o degli attivisti, quindi con legami pregressi”. Quel documento dimenticato. Nulla di nuovo, quindi, sotto questo sole. Da una parte è normale avere come collaboratori persone di fiducia e competenza. Poco opportuno avere parenti e congiunti accanto, soprattutto quando vengono pagati con i soldi pubblici. I 5 Stelle, su questo hanno fatto la morale a tutti. Tant’è che tutti i parlamentari a 5 stelle avevano firmato questo documento: “Mi impegno a utilizzare sempre un criterio meritocratico nella selezione di qualsiasi posizione o incarico di competenza mia o del futuro gruppo parlamentare utilizzando dove possibile un bando pubblico che preveda la massima trasparenza sui nomi e sui curriculum dei candidati e dei criteri di scelta adottati. Mi impegno inoltre a non selezionare o far selezionare per tali posizioni i miei parenti e affini fino al quarto grado” (Per leggere il documento, clicca qui). Più chiaro di così… APPROFONDISCI: - See more at: http://www.dirittodicritica.com/2013/11/07/parentopoli-m5s-lezzi/#sthash.rZg8us5C.dpuf

  2. Da giornale on line “Agora Vox”
    di Roberto Satta
    mercoledì 4 dicembre 2013 –

    V-Day: Euro sì, Napolitano no
    È dell’altro giorno il terzo V day. Con proposte che non sono più dell’altro giorno ma che al contrario vengono direttamente dal primo V day e spesso anche dal popolo, ma che la politica fa finta di sentire per la prima volta. Vorrei concentrarmi sulle due proposte che tanto scalpore e tanta indignazione hanno suscitato nelle fila dei partiti tradizionali e ancor di più nel PD, l’impeachment di Napolitano e il referendum sull’euro.

    Partiamo dal primo e diciamo subito una cosa: Napolitano fino ad ora ha agito secondo i dettami della costituzione, ha dato un interpretazione diciamo pure estensiva al suo mandato ma ha agito secondo costituzione. Quindi la proposta di Grillo è e sarà irricevibile dalle camere non per qualche complotto cospirativo nei confronti dei 5 stelle ma semplicemente perché il presidente ha agito nei limiti del suo mandato art. 87 Cost.

    Il secondo, il referendum sull’euro. Partiamo dal presupposto che anche questo è irricevibile ai sensi dell’art. 75 Cost. secondo comma. Anche in questo caso come nel primo siamo di fronte a delle “trovate pubblicitarie” che servono ad agitare gli appetiti rivoluzionari di una piazza, e personalmente dico anche di un Paese, ormai allo stremo.

    Fin qui l’aspetto tecnico/giuridico. Quello che però la politica ( con la “p” molto minuscola) italiana non capisce, fa finta di non capire o peggio capisce e deliberatamente ignora sono le verità che si celano dietro queste due proposte demagogiche. In primis il presidente Napolitano non è più, a mio avviso, quel capo di stato super partes che dovrebbe rappresentare la nazione ma è ormai il garante di una casta di privilegiati che hanno portato il paese nel baratro. È garante di una stabilità fine a se stessa e delle larghe intese il cui unico scopo è perpetuarsi, tenendo così il paese in una continua situazione di emergenza e di bisogno. Perché in stato di emergenza e di bisogno c’è sempre la necessità dell’aiuto del potente. E di questo il presidente si fa garante, e il popolo non ci sta più non sopporta più di svendere il proprio futuro e quello dei suoi figli per il perpetuarsi dei privilegi di pochi. Questo presidente è sicuramente il peggior presidente di tutti i tempi, e Grillo ha gioco facile nel proporne l’impeachment.

    Dello stesso ordine le considerazioni sull’euro. Personalmente resto un convinto europeista. L’Italia, così come ogni nazione europea, da sola non può e non potrà confrontarsi con le super potenze mondiali quali Cina, Russia, Usa e anche nazioni emergenti come Brasile e Argentina. L’estensione, la popolazione, la quantità di materie è talmente superiore a quella della piccola Italia che faremo presto la fine dei moscerini in autostrada. Caso mai si dovrà pensare ad una nuova Europa più equa, più unità e più forte. Ma, come sopra, la politica non percepisce la verità che sta dietro alla proposta. La gente percepisce l’euro come la causa dei propri mali. L’Europa come un luogo sconosciuto che ci impone solo vincoli per il gusto di vederci fallire. In questo gioco al massacro i populisti di ogni risma aumentano il loro consenso gridando contro l’euro e l’Europa mentre in Ucraina il popolo protesta contro il governo per entrare a far parte dell’Europa.

    Prendiamo come esempio chiarificatore l’odiato rapporto deficit/PIL al 3%, questo sostanzialmente impone agli stati di non indebitarsi oltre il 3% di ciò che producono. Ora immaginate se a questa classe politica, così famelica e corrotta, gli fosse permesso di governare creando debito senza controllo, come avveniva prima dell’entrata dell’euro, cosa accadrebbe? Il nostro debito pubblico infatti è esploso quando la politica (anni ’80/90) ha smesso di fare gli interessi del paese e si è occupata solo dei suoi interessi, pensate ai disastri che questi politici avrebbero fatto se non avessero avuto i vincoli europei!

    Infine come diceva un vecchio adagio fascista “silenzio, il nemico ci ascolta” se veramente si volesse uscire dall’euro allora non lo si dovrebbe di certo dirlo apertamente in giro, perché ci sono questioni (con buona pace dei rivoluzionari da tastiera del tutto su internet, del tutto discusso sulla pubblica piazza ecc) che devono essere discusse con il massimo della cautela, nelle “segrete stanze”, non per ragioni complottiste ma per non essere divorati economicamente dal resto del mondo, e non è un caso che il legislatore costituzionale avesse già da allora escluso tale materia dal novero delle materie sottoponibili a referendum. Quindi non facciamoci raggirare dagli slogan, che lo abbiamo già permesso negli ultimi vent’anni, e la politica farebbe meglio ad ascoltare un po’ di più chi l’ha eletta.

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    La democrazia diretta calpestata dal capocomico
    Marco Travaglio ieri sera a Servizio Pubblico (14/11/2013)

    di Roberto Satta
    mercoledì 4 dicembre 2013 –
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    di CAMMARANO DOMENICO
    V-Day: Euro sì, Napolitano no
    Condivido la parziale assoluzione data dall’articolista al presidente Napolitano, ma certamente non condivido il giudizio che questi sia il peggiore dei nostri presidenti…. forse ha un pò di memoria storica limitata!!! Il presidente, il governo , questi partiti e il signor “strillozzo” sono tutti l’espressione e la conseguenza della maggioranza della popolazione che non ha cultura democratica, che ha acquisto da anni solo l’abitudine a vivere di debiti e per i debiti, singolarmente presi e come famiglie. Ergo, nessuno ha battuto ciglio quando anche i nostri politici da decenni hanno creato una politica economica sui debiti! L’Italiano medio, vive pensando al gioco, alle scommesse, alle partite, al fine settimana, anche se deve ancora pagare molte bollette, alla villeggiatura, tralasciando il sano vivere del culto della famiglia e dell’amore per la lettura , mentre appare ipnotizzato solo per le “cavolate” propinate dalla TV nazionale e locale. Quindi ha cercato e cercherà sempre il “fenomeno da baraccone” al quale affidare l’amministrazione della “cosa pubblica”, perchè l’impegno diretto è considerato noioso o inutile. In sintesi ogni popolo ha il governo che si merita e NOI NON FACCIAMO ECCEZIONE! Quindi non denigriamo Napolitano, il governo delle larghe o ristrette intese, questo o quel partito… l’immagine più veritiera dell’Italiano è quel saltimbanco , che tra urla e smorfie “tragicomiche” sguazza nel letame che l’ha generato! Educhiamo prima gli Italiani al confronto , alla partecipazione, alla vita politica attiva e forse diminuiranno tanti politici ladri, incapaci e soprattutto tanti privilegi… CERCHIAMO DI FARE GLI ITALIANI E POI RIPARLEREMO DI UN SANO GOVERNO D’ITALIA.

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