Sceneggiate italiane: la decadenza di Silvio

logo-per-ok-notizie - CopiaMercoledì 27 è andata in onda l’ultima puntata del romanzo sceneggiato : “La decadenza di Berlusconi”. Abbiamo assistito ad una convulsa serie di scene madri  che hanno coinvolto dame  vestite a lutto, scortate dai loro impavidi cortigiani, che dopo tanto strillare invocando il “delitto di lesa maestà”, hanno sfoderato il guanto di sfida contro gli assassini della “loro democrazia”, mentre quest’ultimi irriverenti, gridavano in preda ad un orgasmo delirante  : ” a morte il reo, a morte il reo!” sotto gli occhi dei soliti “sinistri” giustizialisti.

Francamente, mentre cenavo e ascoltavo quest’ennesima sceneggiata teatrale, ancora una volta mi sono disgustato e percepivo la chiara esigenza di cambiare canale, per rivedere, magari,  anche un programma di “cartoni animati” o di “canzonette”, ma sicuramente meno ammorbante e irritante!

Sarò il solito “lupo solitario”, ma il disgusto l’ho provato sia per quelle “caste signore a lutto” che sbraitavano come quelle “ciandelle” dei nostri vecchi centri storici dei bei tempi passati, ma anche per la scena finale dove gli impavidi guerrieri dei due fronti avrebbero voluto simulare una “scazzottatura”. E pensare che tal sceneggiata , a noi Italiani, costa milioni al mese.… ma sempre più economica dei giochini televisivi che tra indovinelli e scatolette, ogni sera elargisce, con i soldi di noi contribuenti, fior di quattrini a pochi fortunati! Tutto ciò per rinsaldare la convinzione che è tutta una sceneggiata di dubbio gusto, ma che continua ad arricchire solo sprovveduti e avventurieri.

Ma proprio per distinguersi da certe caste, qualcosa di serio e ponderato va detto subito! Uno statista che non sa uscire a testa alta dalla scena, dimostra tutta la sua pochezza, anche per la solidissima ragione che pur volendo sostenere il legittimo sospetto dell’errore giudiziario o ancor peggio della “macchinazione” per eliminare l’avversario, non  sarebbe né il primo  e né l’ultimo caso, ma con la sostanziale differenza che Berlusconi  che ha governato per circa un ventennio, avrebbe potuto e dovuto eliminare certe storture presenti,  forse, in una parte della Magistratura, mentre godeva di privilegi che nessun’altro Italiano aveva, mentre tantissimi altri cittadini hanno subito,  senza poter recriminare  sotto quei riflettori che ancora oggi gode in maniera privilegiata. Quindi se pure avesse ragione dal punto di vista legale, resterebbe contro di lui la condanna politica di chi ha governato per tanti anni senza riformare un bel niente!!! E chi è causa dei propri mali, pianga se stesso.

Per quanto riguarda i suoi acerrimi nemici, che sghignazzano  e inveiscono con toni da “guerra civile”, dimostrano solo di essere degni del loro avversario. Avrebbero dovuto e potuto presentare progetti di legge per rispondere alle necessità di milioni d’Italiani , nelle sedi parlamentari, piuttosto che traferire la “piazza” nella Camere, con urla , gesti e toni da “ciandelle” e “carrettieri” che mortifica l’Italia  e soprattutto “educa” il popolo alla politica da stadio e non al confronto dialettico che ancora insegnano i maestri dell’antica Grecia e di ogni cultura veramente democratica.

Francamente non vedo in nessun schieramento politico una  proposta convincente sul piano etico, politico ed economico… c’è chi minaccia di bloccare l’Italia, c’è chi vuole riformare tutto partendo dalla Costituzione fino all’uscita dall’euro, chi  sogna ancora il “duce” e le sue glorie, o magari, una bella rivoluzione con tanto di falce e di martello! Poteri dell’ignoranza che fa rima con l’arroganza. Tutto quello che abbiamo è solo la logica conseguenza di ciò che siamo come popolo e come singoli. Ancor prima di modificare i governi, è d’obbligo educare ai valori della convivenza civile e democratica, ai valori della solidarietà cristiana congiunti alla migliore tradizione universale dei valori della cultura umanistico-scientifica . Formiamo i veri cittadini e avremo migliori governanti. Diversamente eliminato un Berlusconi, abbiamo subito i nuovi “avvoltoi” e le macabre “iene” pronti a divorare ciò che resta del nostro mondo.

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale.     Domenico   Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.