IL CAMERATA RENZI: L’ALTER-EGO DEL CENTRO-DESTRA.

Il vecchio Berlusconi , al centro del sempre più frazionato centro-destra, cerca , a suo modo, un adeguato erede politico  che non trova né tra i suoi ex pupilli  ( Alfano prima e Fitto poi),  né tra i fedelissimi come  la figlia Marina o  Toti , né tra gli ex alleati come Salvini e tutta l’evanescente costellazione della destra politica italiana. Meschino! Non si rende conto o meglio non sa opporvisi , all’astro nascente della destra italiana, l’ultimo dei camerati, giovane, maestro del politichese, onnipresente, neoliberista convinto, accentratore nel suo PD ( basta osservare come  in quattro e quattro otto abbia eliminato ogni opposizione interna , l’unica che aveva vinto le elezioni politiche del 2013! ) , accentratore dell’oligarchia politica italiana.

Renzi, avrebbe fatto la fortuna del centro-destra e di qualsiasi movimento conservatore e antidemocratico; ma ironia della storia , sta apparentemente facendo “terra bruciata” intorno a sé  nell’ambito di quell’area politica che si chiamava sinistra e per l’inettitudine dei suoi avversari , sta emarginando una sempre più rissosa e frazionata destra italiana. Qualche alternativa proponibile, a questo quadro politico,  proviene solo dal M5S e da SEL,   il che  non è il massimo nella prospettiva di una attuazione della democrazia!

Ma torniamo al camerata Renzi. Perchè lo colloco politicamente nel centro-destra, affermando con convinzione che non gli appartengono né i valori fondamentali della sinistra europea, né di una qualsiasi parvenza di democrazia-liberale? Renzi  con delle primarie discutibilissime , per le note vicende interne,  divenne segretario del PD nel 2013; con un ribaltone interno, mise  da parte il suo collega di partito Letta, in quel momento capo del governo, che su mandato di Bersani, l’unico che aveva vinto le politiche del 2013 ( seppur con il “Porcellum” dichiarato anticostituzionale ),cercava  di risolvere qualche problema economico di vecchia data, ma in tempi limitati, visto che per governare aveva bisogno dell’appoggio di una parte del centro-destra, che nessun elettore degli opposti schieramenti aveva sottoscritto.

In un  quadro di precarietà politica , fatto di accordi sottobanco, tra schieramenti apparentemente avversari, Renzi pensa bene di continuare a governare fino alla scadenza naturale del 2018 con la fiducia ricevuta  da un Parlamento eletto ( lo afferma la Corte Costituzionale)  con una legge elettorale anticostituzionale! Mi pare che ce ne sia già abbastanza per ritenerlo un governante illegittimo.

Con questa premessa, realizza alcune riforme. Voglio sottolineare che riformare , ovvero cambiar leggi, non è sinonimo di migliorare o risolvere problemi preesistenti: come dire che ogni cura prescritta dal medico debba necessariamente guarire l’ammalato, mentre la pratica scientifica ci insegna che non è sempre così; come ogni operazione chirurgica non sana sempre l’ammalato, ma  non di rado lo porta all’obitorio! Naturalmente in politica non c’è scienza , ma nel miglior dei casi approssimazione, dilettantismo o peggio ancora “cattiva fede”! E questa classe politica, ha dato ampia dimostrazione ( ma non a quei cittadini, ignoranti come le capre, che vivono di trastulli , scommesse e sbornie ) di non avere né competenze specifiche rispetto a ciò che vorrebbe amministrare, né autorevolezza morale ( sic!) .

E allora il camerata Renzi , espressione della peggior politica italiana , cosa ci propina in quest’anno di governo? La riforma sul lavoro , il Jobs act , che eliminando le tutele previste dallo “Statuto dei lavoratori” del 1970, consolida la precarietà e di fatto non crea più lavoro produttivo, se è vero quanto ci riferiscono i mezzi d’informazione sui licenziamenti che continuano a imperversare rispetto ai pochi contratti che da tempo determinato , con gli incentivi del governo, per ora  sono stati trasformati a “tutele crescenti”, ovvero  il datore di lavoro potrà licenziare  comunque, appena gli incentivi svaniranno. Ma per creare lavoro occorre produrre qualcosa che il mercato degli acquirenti desidera e può acquistare … o no?   E come abbiamo investito nella qualità dei prodotti e nella ricerca, per migliorare la competitività  e imponendo i nostri prodotti  ( e non quelli cinesi) per creare più possibilità di lavoro per i disoccupati?  Misteri della fede dei poveri di  spirito!!! In sintesi più che tuteli crescenti a me pare autoritarismo crescente a beneficio di pochi .

E passiamo alla legge elettorale , votata con la richiesta della fiducia in parlamento, quando le acque agitate  lasciavano presagire una solenne bocciatura. I deputati della maggioranza, nominati a causa di una legge elettorale incostituzionale , hanno temuto che lo scioglimento anticipato delle Camere avrebbe determinato la conclusione della loro “pacchia” a 15/16.000 euro al mese, ben consapevoli che un sistema elettorale diverso dal “Porcellum” metterebbe in forse la loro ricandidatura o nomina, soprattutto con i mini-collegi elettorali, dove solo gli amici fidati del premier potranno essere candidati ovvero nominati  nel prossimo  parlamento.

Comunque l’Italicum non restituisce ai cittadini un simbolico potere di scegliere i propri rappresentati, ma alla maniera del listone “fascista”, con una miriade di listini, impone di approvare con una croce , tipico degli analfabeti,  quello che le tre o quattro segreterie di partito impongono all’illuso “popolo sovrano”. La  minima differenza rispetto al “ventennio” è che apparentemente abbiamo una plutocrazia oligarchica che mascherata da democrazia , fa credere agli Italiani di poter scegliere qualcosa , ma  in effetti queste oligarchie sanno subito deporre le armi e accordarsi tra di loro per continuare a governare: vedi il governo Renzi e prima  di lui Letta e ancor prima il duo Monti-Fornero a dir poco “catastrofico”!

La mentalità verticistica di Renzi non si esaurisce qui: la legge sulla pessima “Buona scuola”  fa emergere una scuola dove lacchè e portaborse legalizzati, potranno far carriera e avvicinarsi sotto casa evitando zone a rischio dove ogni giorno quando si rientra a casa bisogna ringraziare doppiamente il Signore! La “Buona scuola” di Renzi rispecchia il verticismo che sta creando nelle istituzioni , aumentando i poteri decisionali del Dirigente scolastico, che non solo potrà assumere chi gli pare, ma impostare una programmazione didattico-educativa, imporre le competenze e i progetti che più gradisce senza chiedere l’assenso degli organi collegiali: insomma nel particolare ( la Scuola) si vuol ribadire  quello che  già si sta realizzando in generale ( lo Stato).

L’ultima sortita a Salerno del premier, mette il suggello alla sua deriva autoritaria: da buon camerata ha prospettato un sindacato unico, se mai accondiscendente  e più facilmente addomesticabile con qualche premio di “fedeltà”. Che cosa ci possiamo ancora attendere e gli Italiani come risponderanno alle regionali del 31 maggio? Per rimanere nel risorto  stile  renziano posso dire : ” la parola d’ordine è unica , prescrittiva per tutti” : non votare il PD, ma comunque votare! Gli Italiani possiedono tante apparenti alternative: se simpatizzanti della vecchia destra, tra Berlusconi e i suoi epigoni c’è una vasta scelta ( l’uno vale l’altro!), se si ama il ruolo di portaborse, di partiti minori di centro  ce ne sono a scelta; un po’ di sinistra c’è rimasta con SEL , non sarebbe improponibile votare il M5S per protestare in modo più plateale, ma se  proprio si ama la vera destra serva del “finanzcapitalismo internazionale” allora democraticamente non si può non votare per le liste di Renzi.

PER L’ATTUAZIONE DELLA NEODEMOCRAZIA SOCIALE   Domenico Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.