L’Italia attraversata dai Forconi

RASSEGNA STAMPA:

Da “La Stampa” 10/12/2013

Forconi, continuano i blocchi e i presìdi
“L’inferno se passa la fiducia al governo”
Alfano: basta minacce ai commercianti

A Torino centro semiparalizzato e scoppia una bomba carta. Proteste da Cagliari a Bergamo. Berlusconi: il governo convochi subito le associazioni di categoria.
DA “IL GIORNALE”

Continua la protesta dei Forconi

Ancora presidi e blocchi stradali, ma le manifestazioni restano pacifiche. Il leader Ferro: “Rimandata la marcia su Roma”. Ma domani previsto un presidio davanti a Montecitorio…

… Una persona è stata fermata nel pomeriggio: è accusata di avere lanciato una bomba carta vicino alla stazione di Torino Porta Nuova, nell’ambito di uno dei cortei che da oggi paralizzano la città.

Da “AVVENIRE.IT”

Ad oltranza la protesta dei “forconi”
 
La situazione più critica si è registrata a Torino dove i manifestanti, dopo aver occupato il centro della città, con tram fermi e negozi costretti a chiudere, hanno invaso i binari delle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, bloccando per circa un’ora anche il traffico ferroviario. Sempre nel capoluogo del Piemonte tafferugli tra manifestanti e polizia nella centrale Piazza Castello con lanci di pietre dai primi e uso dei lacrimogeni dagli altri.

Alla fine il bilancio è serio: sono 14 i feriti tra le forze dell’ordine in centro a Torino, con 
tre auto della polizia danneggiate. Durante gli scontri sono rimasti feriti, in particolare, un
vicequestore aggiunto della polizia di Stato di Torino, otto operatori in forza ai Reparti Mobile della polizia di Bologna e Padova e cinque carabinieri.”

LA POSIZIONE DI “NEODEMOCRAZIA SOCIALE”

Dopo le preannunciate manifestazioni dei cosiddetti “Forconi” apparse  sui blog e su Facebook da parte di una variopinta  fauna di populisti da stadio ed estremisti vecchi e nuovi di  ogni genere e colore, puntualmente, da lunedì 9 dicembre, assistiamo a blocchi, presidi e volantinaggi che non di rado, visto le premesse “culturali” dei giorni scorsi, sfociano in atti di intimidazioni e di gratuita violenza contro i malcapitati che hanno la sfortuna di ritrovarseli nei piedi.

Non poteva mancare l’appoggio del vip dei populisti arrabbiati , che strombazza e ammorba da mesi con le sue contumelie, che subito  ha fatto “bingo” nel poter arruolare nel suo esercito, altri scalcinati urlatori sempre pronti a condannare tutto e tutti, ma incapaci a prospettare una soluzione concreta.  Ma dalla politica dell’insulto, della minaccia nello stile “ultras” da stadio, non ci si può aspettare nulla di più, oltre ad una manganellata in  testa.

Certamente , i motivi di protesta  sono tanti; certamente non mancano i problemi e sicuramente mancano in Italia cittadini che sappiano sostenere uomini politici capaci e onesti, sempre più rari. Francamente mancano troppe componenti essenziali per una società civile giusta e solidale, libera e democratica; ma questi “figuri” mi ricordano tanto quegli estremisti facinorosi, che seppur in minoranza oscurano gli onesti cittadini che hanno il sacrosanto diritto a protestare con ogni mezzo civile. Ma chi sono questi seguaci dei “Forconi”?

Il Movimento dei Forconi è nato in Sicilia nel 2012, fondato da un imprenditore agricolo di Avola, Mariano Ferro. Il movimento è eterogeneo e formato da diversi gruppi, aderiscono agricoltori, autotrasportatori, allevatori, operai e disoccupati. Nel 2012 gli autotrasportatori dei forconi hanno bloccato il trasporto delle merci dalla Sicilia alla terraferma per diversi giorni.Il progetto politico del movimento è piuttosto vasto: chiede l’adozione di una moneta siciliana, i tagli alla burocrazia e alle tasse, fino all’istituzione di una commissione d’inchiesta sullo spreco di denaro pubblico. A Roma i Forconi sono stati appoggiati da militati di Casa Pound e Forza Nuova ( sic!).

Ribadisco il concetto, il diritto alla protesta è sacrosanto e, inoltre, tante problematiche, come l’ultimo segnalato, è condivisibile, anzi auspicabile. Ma manca la cultura innovativa fondata sui cittadini politicamente propositivi,per eliminare la vecchia burocrazia politica e la becera partitocrazia. Sobillare il popolo, inveire e promettere “di scatenare un incendio”,minacciare , in caso di un voto di fiducia in parlamento, azioni “clamorosi” e malcelatamente sovversive, non si fa altro che continuare a camminare sulla strada “culturale” della vecchia politica che , seppur da angolazioni diverse, rimane sempre distante dalla “democrazia diretta” o per dirla diversamente , dall’attuazione della democrazia. Un popolo che protesta e  manifesta con fermezza contro le istituzioni è sempre legittimo, emarginare i facinorosi e i violenti, è compito di tutti e ,in particolar modo, delle istituzioni sbatterli in galera.

I veri “rivoluzionari” da sempre hanno agito, armandosi e affrontando gli avversari politici a volto scoperto: diversamente chi si confonde tra i manifestanti per “giocare ” alla guerriglia, lanciando il sasso ( e non solo)  e nascondendo la mano, come i “No Tav” i “No Global”, i “Centri sociali” e tutti gli estremismi di destra o di sinistra,sicuramente non hanno nulla a che vedere con la democrazia e con le miserie dei cittadini, ma agiscono solo per il piacere personale  tipico dei frustrati e dei falliti. La democrazia reale richiede il protagonismo dei cittadini, EDUCATI al dialogo e istruiti in relazione ai problemi che si affrontano… le “smargiassate” tipiche delle sceneggiate dei teatrini popolari, sono inadeguate per popoli  che auspicano ad acquisire il quel benessere globale  e soprattutto la dignità esistenziale.

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale               Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.