In arrivo nuovi blocchi degli stipendi statali : una storia che si ripete dal 2010.

Renzi e il Ministro Madia della  Pubblica Amministrazione.

Si prospetta  un’altra batosta per il pubblico impiego. I contratti degli statali, già bloccati dal 2010, rischiano di rimanere congelati fino al 2020. Circolano voci poco rassicuranti che il governo potrebbe imporre un’ulteriore proroga rispetto al termine del 2017, già deciso dal governo Letta. Nel “Documento di economia e finanza” varato dal governo e pubblicato in versione definitiva non è prevista, infatti, alcuna erogazione di spesa per il rinnovo contrattuale. Al contrario, si legge nel Documento, “nel quadro a legislazione vigente la spesa per redditi da lavoro dipendente delle amministrazioni pubbliche è stimata diminuire dello 0,7% circa per il 2014 per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3% nel 2018, per effetto dell’attribuzione dell’indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020”. Nel Documento si prevede di pagare per il 2018 la nuova indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2018-2020, finora congelata, perché non si ha in programma un rinnovo. Viene confermato anche il blocco del turn-over fino al 2017.

Quindi il blocco degli stipendi, non appare , una delle tante bufale “ferragostane” messe in giro dai giornalisti per vendere qualche copia in più, ma un coerente prosieguo della politica dei governi italiani che , oggi più che mai, non si differenziano più per nessuna diversità sul piano delle strategie politiche  e ideologiche.Da Berlusconi a Monti, da Letta a Renzi la musica non è cambiata! Si chiedono sempre più tasse  a chi pur volendo non può non pagarle, si diminuiscono gli stipendi e si propongono di aumentare le ore settimanali di lavoro, si allontana sempre più la possibilità di andare in pensione in tempi ragionevoli e quei pochi che ci arrivano vivi, non vengono neppure sostituiti dai tanti giovani e precari che attendono da anni un lavoro stabile.

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<p>Stefania Giannini su 'Chi' Copyright Phpressagency</p></p><br /><br />
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Stefania Giannini Ministro della P.I.

Ora per continuare a distrarci , i media a servizio del potere, ci ripropongono quotidianamente resoconti sui “tour” del toscanello Renzi, le interviste delle sue giovani ministre e guarda un po’, nelle ultime ore, le prime tette  al vento  di una ministra della P.I., che dopo tante esternazioni, non ha trovato nulla di meglio per assolvere ai  suoi impegni pubblici. Però possiamo dire di aver trovato finalmente qualcosa di tipicamente anticonformista in questo governo di quasi centro-sinistra!

Di fronte a questi spettacoli e soprattutto a queste politiche che puntualmente si ripetono, dopo aver ascoltato le rituali proteste dei nostri disarmati sindacati e ai loro appassiti proclami di “scioperi e mobilitazioni generali”, giusto per spillare altri quattrini da uno stipendio già in crisi, io propongo lo sciopero  silente, l’opposizione quotidiana a tutte quelle riunioni e straordinari, che soprattutto nella scuola, servono solo a curare “l’immagine” dell’istituzione in mancanza di concreti miglioramenti e , quindi, fatte  onestamente le proprie ore d’insegnamento, abbozzare ogni altra imposizione di lavoro e opporsi fermamente a quelle miriadi di attività di non insegnamento che per diversi dirigenti scolastici , sempre più funzionari e sempre meno “didattici”, sembrerebbero la “quinta essenza” del rinnovamento didattico! Insomma se tu governo ci paghi di meno allontanando l’età pensionabile, l’unica risposta coerente è: lavoriamo di meno! E allora niente progetti, niente supplenze, niente aggiornamenti del kaiser, niente scartoffie per programmare, magari illustrando con grafici sulla Lim,  anche il quantitativo di carta igienica che mensilmente verrà utilizzato dalle nostre classi. E a buoni intenditori poche parole!

Per l’Attuazione della Neodemocrazia sociale     Prof.  Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.