Riforma sulla prescrizione e sulla durata dei processi.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (ImagoE)

 

La riforma del ministro della giustizia Bonafede del M5S , prevede il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado: tutto ciò per evitare che un iter giudiziario si concluda con un nulla di fatto , cioè senza sentenza né di assoluzione e né di condanna.
Certamente il pensiero del ministro Bonafede è condivisibile, ma manca , come sempre, di una attenta analisi delle cause che provocano il ricorso alla prescrizione in campo giuridico e, naturalmente , le dovute contromisure.
Ricorderemo che qualche anno fa , una delle riforme “tagliasprechi” volle l’abolizione di diversi tribunali periferici….lo stesso si fece per gli ospedali in tanti territori delle nostre province.
Ergo i territori si sono impoveriti,mentre tanti altri uffici hanno dovuto caricarsi anche del lavoro sbrigato altrove!!!
Invece , per un corretto funzionamento della giustizia , come di ogni attività fondamentale di una nazione, occorrono creare i presupposti per favorire l’iter di ogni pratica, soprattutto quando in gioco vi sono delle persone , che, in ogni qual caso vanno tutelate anche per quanto concerne la durata dei tempi dei processi.
Per garantire tutto ciò è indispensabile aprire nuovi tribunali , proprio nelle aree geografiche dove due anni fa sono stati chiusi; assumere nuovo personale tra giudici, cancellieri , impiegati vari e investigatori, necessari al funzionamento della giustizia. Non occorre essere un genio per capire che se un giudice ha tra le mani più pratiche di quelle che i tempi prescrivono per un processo regolare, è facile ,poi, che si giunga alla prescrizione!!!! Una persona , soprattutto se innocente, non può attendere una vita per conoscere il suo destino.
Concludo dicendo che non è questioni di leggine che possono restituire tempi dignitosi ai processi, ma una riorganizzazione della macchina giudiziaria , assumendo il personale necessario e aprendo i tribunali adeguati alle attività giudiziarie del nostro paese e, in ultimo, anche qualche legge che riveda certe incongruenze sul piano delle procedure civili e penali.

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.