Salernitana… quale realtà, quale speranza!

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La nostra Salernitana , ancora una volta è vittima di una proprietà che in questi ultimi due anni ha mostrato solo improvvisazione e incapacità tecniche e imprenditoriali. Purtroppo  i signori  Lotito-Mezzaroma hanno sempre ragione perché quei quattro soldi per allestire la squadra in serie B l’hanno  tirati fuori loro e hanno ancora ragione , perché quando la società fallì con Lombardi, qui a Salerno non abbiamo mai avuto imprenditori capaci e anche interessati a creare una vera società calcistica di salernitani per una grande Salernitana.

Ciò premesso, che non è poco, è difficile capire perché la squadra viene allestite e gestita tecnicamente da dilettanti e sprovveduti, che avviliscono ogni sano piacere, da parte dei tifosi, di assistere ad una partita di calcio. Quasi ogni partita si trasforma in un pugno allo stomaco, insomma non si riesce proprio a digerire il pranzo,  non tanto per le prestazioni scialbe dei poveri calciatori, che hanno l’unica colpa di essere stati portati a Salerno da pseudo  tecnici, ma soprattutto per le scelte in campo  che fanno rabbrividire!

Infatti non si spiega come solo nel precedente campionato , abbiamo avuto due allenatori e ben 42 calciatori!!!! Naturalmente gran parte di questi erano, tecnicamente parlando, accettabili in una modesta serie C. Allora la domanda sorge spontanea: ma con quale criterio professionale si sottoscrivono tanti contratti, che essenzialmente  creano solo problemi di gestione e quindi di spogliatoio? Non erano sufficienti 5  o 6 rinforzi per quella squadra che aveva vinto il campionato di C , confermando lo stesso allenatore Menechini?

Quando la proprietà si è resa conto dei suoi gravi errori, ha richiamato Menechini e con qualche buon rinforzo, la squadra all’ultima partita ha salvato la serie B. Ebbene questi intelligentoni , (che hanno sempre ragione perché stanno cacciando quattro  soldi che qui a Salerno nessuno vuole investire!!!!) che cosa fanno? Demoliscono quello che di buono era stato realizzato nel girone di ritorno , mandando via anche il buon Menechini, e cominciano a portare a Salerno un altro manipolo di “campioni” e due nuovi allenatori in venti partite!

Questi signori allenatori si sono distinti solo per sfoggiare una serie di schemi tattici, dando letteralmente i numeri, senza badare ad un principio semplice e fondamentale: l’allenatore deve  adattare lo schema di gioco in base alle risorse dei calciatori che si ritrova  e non viceversa. Come se ciò non bastasse , la proprietà ha tentato di rinforzare l’attacco, creando solo confusione tattica, nell’unico reparto che si è distinto bene l’anno scorso , per l’intero campionato . Oggi stiamo alle ” comiche ” , che per inserire un Rosina dobbiamo rinunciare a Donnarumma , uno dei migliori attaccanti di serie B , che anche alcune squadre di  serie A hanno chiesto alla Salernitana nel corso dell’estate.

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Viceversa , si doveva necessariamente rinforzare la difesa, che è stata, ed  è ancora oggi, un vero colabrodo, e il centrocampo poco adeguato, anche per le scelte tecniche operate da Sannino e peggio ancora da mister Bollini.

In tutto questo di progetti per rilanciare la squadra, tanto sbandierati da due anni, non ne vedo assolutamente; i progetti per  far crescere una squadra possono avere due strade: o si  cacciano subito molti quattrini acquistando , non gli avanzi del mercato, ma calciatori affermati che certamente costano e che richiedono anche capacità tecniche per assemblarli e per farne una squadra; in alternativa si punta su giovani promettenti, che comunque costituiscono un rischio, ma che comunque possono sempre far sperare in una crescita e , quindi, in un traguardi positivi.

La premiata ditta Lotito-Mezzaroma non ha operato né in un verso e né nell’altro, ma cercando di risparmiare ad ogni livello, ha trasformato l’Arechi in una passerella di calciatori e allenatori con scarsi requisiti , senza nessuna ombra di un progetto, diverso dal quel famoso “Non ci resta che piangere”!

Risultato immagine per foto salernitana Coda e Donnarumma

Critiche a parte, è possibile far meglio con le risorse umane a disposizione oggi? Penso di si e senza ricorrere alle solite chimere del calcio di riparazione di gennaio. Basterebbe un direttore tecnico con le “sfere” che imponesse al suo allenatore quel minimo di buon senso che ripeto  impone di adattare lo schema tattico alle capacità dei calciatori della squadra e non  viceversa. Poi basterebbe provare in difesa il marcamento a uomo sulle palle inattive e affidarsi a tre centrali che sappiano  marcare; rinforzare il centrocampo con cinque elementi, visto che  non abbiamo gente capace di correre e passare la palla in maniera decente e , infine, far giocare sempre  in attacco   Coda e Donnarumma, gli unici che nello scorso campionato hanno fatto quello che devono fare gli attaccanti,  gol. Le  “cavolate” dell’attaccante che torna in difesa per fare solo guai, perché alla fine dei conti non sa marcare e quando è “spompato” davanti non  scatta più e quindi non segna ( vedi il campionato in corso della Salernitana) , sono farneticazioni che possono essere sperimentare quando costruisci una squadra da zero e ti scegli gli elementi e l’allenatore che vanno bene per certi schemi cervellotici, altrimenti si gioca con semplicità, affidandosi a qualche piede “buono”  e consolidando il gruppo facendolo giocare insieme , senza cambiare formazioni e schemi ogni settimana, che diventa il vero “progetto” per retrocedere. E infine  Forza Salernitana e via i deficienti !

                                                                        Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.