Sull’inutilità delle riforme costituzionali.

Ci risiamo! Dopo tanti proclami, è il caso di dirlo, da destra a manca, sembrerebbe concretizzarsi la tanto agognata formazione della commissione bicamerale per le riforme costituzionali, tante volte reclamata e poche volte nella storia della repubblica materializzata con risultati tangibili.

Ora che sta per decollare, tutti i partiti propongono  innovazioni alla nostra Costituzione, ad iniziare da quella riguardante l’elezione e le funzioni del Presidente della Repubblica. Ma prima di entrare nel merito mi chiedo: ” ma in Italia non abbiamo proprio nulla di meglio da pensare “? O per essere più espliciti: ” ma i tanti problemi sociali e soprattutto economici li possiamo risolvere con le riforme costituzionali?” Non è uno di quegli espedienti  della vecchia politica, che è sempre pronta a distrarre l’opinione pubblica con trovate spettacolari, che richiedono  migliaia di trasmissioni televisive e fiumi d’inchiostro sui giornali per discussioni sterili, piuttosto che affrontare i temi del lavoro, dello sviluppo sostenibile in campo economico e sociale?

Insomma una riforma per trasformare la nostra Italia in una Repubblica presidenziale, sul modello degli Stati Uniti, ma anche dei paesi sud-americani o africani, dove  è difficile ricercare modelli di democrazia superiore alla nostra, oppure il semi presidenzialismo alla  francese, che ci ricorda anche quello di Putin in Russia, altrettanto pessimo esempio di democrazia, mi chiedo : ma tutto questo sforzo che benefici potrà dare a quei disoccupati o licenziati o cassintegrati  e ancora a tutti quei giovani alla ricerca di un avvenire?

Perché incomodare tanti “saggi” per un’operazione francamente inutile se non proprio dannosa? Ma la sorte di tanti milioni d’Italiani cambierà con un presidente della repubblica con maggiori poteri o con quelli attuali? Io penso che sia un discorso di “lana caprina”, dove i vecchi e nuovi “salvatori della patria”, non sapendo cosa fare in concreto per tutti noi, cercano di salvarsi le “terga” propinandoci meraviglie con la modifica di qualche articolo della Costituzione.

Sono convinto che la Costituzione italiana così come è stata concepita è un ottimo modello di equilibrio tra i vari poteri e la figura del Presidente rappresenta quel garante indispensabile per il controllo dei singoli ruoli di tutti gli organi dello Stato. Se ultimamente Napolitano sta andando un  po’ al di sopra delle “righe”, con toni più “presidenzialisti” lo si deve all’inettitudine di una classe politica incapace di esprimere veri leader e veri uomini di governo. La differenza tra uno Stato efficiente con i conti in regola e uno Stato sempre sull’orlo del baratro, è dato esclusivamente dalla classe politica e dai suoi uomini, espressione o meno di un popolo capace di partecipare alla formazione del consenso e di gestire il controllo sui poteri pubblici.

Allora solo in quest’ottica ha senso una riforma elettorale, che possa ridare potere ai cittadini, e per questo non occorre incomodare la Costituzione e , sempre ribadendo il medesimo obiettivo, proporre l’elezione diretta del capo del governo con le primarie e solo in ultimo potrebbe essere il caso di modificare le norme costituzionali per far eleggere il nostro presidente della repubblica direttamente dai cittadini, senza attribuirgli altri poteri a discapito di altri organi dello Stato.

Per il resto chiederei un confronto con tutti coloro che hanno a cuore il destino degli Italiani, al di là delle solite trovate elettorali di tanti  inetti politici del Kaiser!

Per la Neo democrazia sociale.                        Domenico  Cammarano

Pubblicato da Mimmo Cammarano

Sono nato a Salerno il 20/05/1958. Sono sposato ed ho due figli. Sono docente di Storia e Filosofia.

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